Esistono tanti piccoli passi che portano al cambiamento
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Materiali, risorse e curiosità sulla psicologia clinica
Sono uno psicologo e psicoterapeuta che crede fermamente che ogni persona abbia il potenziale per scrivere la propria storia.
Attraverso collaborazioni con diverse associazioni, mi dedico a costruire percorsi personalizzati, che aiutino le persone a ritrovare la loro strada e a scrivere le pagine della propria vita.
Sono uno psicologo e psicoterapeuta che crede fermamente che ogni persona abbia il potenziale per scrivere la propria storia.
Scegliere me significa affidarti a un professionista con anni di esperienza e un approccio umano e personalizzato.
Credo nel valore delle relazioni autentiche e nella capacità di ognuno di superare gli ostacoli, se sostenuto nel modo giusto.
Decidere di rivolgersi a uno psicoterapeuta non è un passo semplice.
È il primo passo per cambiare.
Psicologo, psicoterapeuta e psichiatra sono tre diverse figure professionali spesso confuse tra loro.
Lo Psicologo è colui che ha conseguito una laurea in psicologia, ed è iscritto all’Albo degli Psicologi.
Può occuparsi di molteplici settori (clinica, scuola, sport, lavoro, comunità, ambito giuridico ecc). Lo psicologo che esercita in campo sanitario si occupa di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione oltre alle attività di ricerca nell’ambito della psicologia.
Lo psicologo effettua colloqui di sostegno e può effettuare valutazioni tramite la somministrazione di specifici test.
Lo Psichiatra ha, invece, conseguito una laurea in Medicina e Chirurgia, e successivamente ha conseguito la specializzazione in Psichiatria. Tale figura professionale è l’unica che può prescrivere farmaci.
Lo Psicoterapeuta può essere sia uno Psicologo sia uno Psichiatra.
Nel caso dello Psicologo deve aver conseguito la Specializzazione in Psicoterapia della durata di almeno 4 anni ed essere iscritto all’Albo professionale.
Lo Psicoterapeuta, attraverso strumenti clinici (diagnosi, eziologia, pianificazione del trattamento, setting) e attraverso il colloquio con la persona, è in grado di accompagnare la persona in un percorso di cambiamento, per il raggiungimento di un migliore stato di equilibrio.
Si va da uno psicologo per capire e modificare i vissuti e/o le emozioni che in quel momento sono talmente presenti per intensità che rischiano di precludere la possibilità di vivere la quotidianità nel miglior modo possibile.
Non si è dunque matti ma semplicemente si sta passando un periodo difficile, un momento critico, si stanno vivendo delle relazioni complicate.
Lo psicologo ci aiuterà prima a contestualizzare e a capire, poi ci guiderà verso il cambiamento per riacquistare l’equilibrio e la serenità di cui abbiamo bisogno.
La relazione tra psicoterapeuta e paziente differisce da quella con un amico innanzitutto perché è una relazione nuova.
Il rapporto tra terapeuta e paziente è inoltre di natura professionale e questo crea quel distacco necessario allo psicoterapeuta per mantenere la propria capacità di ragionare in modo indipendente e lucida.
In un rapporto di amicizia spesso il giudizio è influenzato dal vissuto emotivo che le due persone hanno in comune.
Inoltre il professionista grazie al suo bagaglio professionale, dispone di metodi, strumenti e tecniche che un comune amico non possiede.
Lo psicoterapeuta lavora con una metodologia specifica. La presenza di un legame di amicizia, di parentela o di affetto tra il professionista e la persona rischia di andare a influenzare in maniera sbagliata le regole, gli strumenti, i ruoli e le situazioni che nel loro insieme formano il metodo usato in psicoterapia.
Lo psicoterapeuta non è coinvolto emotivamente con la persona, e la sua capacità di giudizio rimane inalterata non potendo essere influenzata da eventi precedenti.
È focalizzato sul paziente, e il paziente è focalizzato su di sé.
Entrambe le persone presenti nella stanza portano la propria attenzione su di una sola persona, e cioè il paziente, mentre non funziona così in un rapporto di amicizia.
La durata di una psicoterapia dipende da una serie di variabili.
Il terapeuta può, dopo i primi colloqui iniziali, decidere a seconda del paziente e della sua sintomatologia quale percorso gli sarà più efficace.
La durata dipenderà dalla tecnica usata, dalla sintomatologia presentata dal paziente, dal tempo, caratteristico e diverso per ciascuno, che servirà per adattarsi al percorso terapeutico, e dal materiale emotivo che porterà e che emergerà durante le sedute.